Nella Polonia post bellica, il famoso pittore Władysław Strzemiński lavora come professore nella Scuola Nazionale di Belle Arti di Łódź. Grande artista, fondatore del Museo di Arte Moderna della città e teorico della corrente dell’Unionismo, viene considerato dai suoi studenti come il “Messia della pittura moderna”, anche se le autorità universitarie e il Ministero della Cultura non sono dello stesso parere. Diversamente dagli altri artisti fedeli alle dottrine del Partito Comunista, Strzemiński infatti non compromette la sua arte e, rifiutandosi di assecondare le regole di Partito, viene espulso dall’Università e dal sindacato degli artisti. Gli studenti però, continuano a sostenerlo, frequentando le sue lezioni in forma privata e trascrivendo le sue teorie. Senza lavoro e indebolito per le amputazioni subite, Strzemiński continua a patire l’azione denigratoria dei vertici del Partito, decisi a rovinarlo nonostante la sua condizione di povertà e indigenza. E fino alla fine, all’ottusità ideologica dello stalinismo, l’artista rispose con la necessità della libertà d’espressione e dell’autonomia dell’arte.
Marianna Fontana al Cinema Vittoria – venerdì 12 aprile
Marianna Fontana, la protagonista di tanti film di successo come INDIVISIBILI di De Angelis, CAPRI REVOLUTION di Martone, L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI di